mercoledì 11 marzo 2015

Gn 2,4-7 "L'uomo plasmato dalla terra"

Queste sono le generazioni del cielo e della terra, quando vennero creati. 4bNel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo5nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c'era uomo che lavorasse il suolo, 6ma un vapore sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. 7Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.

Commento esegetico

Il Signore Dio
Da un punto di vista narratologico si osserva come il passaggio dalla semplice indicazione di Dio con il nome di Elohim del capitolo primo al nome proprio Jahvè dei capitoli due e tre, si passi dal tema generale della creazione del cosmo, all'osservazione più particolareggiata della creazione della terra e dell'uomo, e di quest'ultimo in rapporto con Dio. Il nome Elohim esprime il Dio trascendente artefice di tutta la creazione, mentre Jahvè è il partner (Sposo divino) della futura alleanza Israele, sua sposa.
nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata
come in Gn 1,2  l’autore descrive la situazione di aridità e di desolazione del suolo che precede la creazione dell’uomo.
vapore
il termine ad in ebraico vapore che sale dalla terra fa pensare alla presenza dell’ Adam (umanità) che sarà plasmato dalla terra adamah, lo confermano le prime due lettere di vapore alef e dalet.
Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.
Dio plasma l’uomo con polvere del suolo. Viene utilizzato proprio il verbo del vasaio. In ebraico, vasaio (yoser) è il participio del verbo plasmare. Quindi Dio fa il vasaio; prende del fango e lo forma, lo impasta. Non è un’invenzione del nostro autore; abbiamo trovato nel mito di Atrahasis che l’uomo è fatto di argilla e che qualche divinità ha impastato l’uomo dal fango. Questo è un dato che l’autore biblico ha studiato, ha conosciuto per tradizione, lo dà per scontato e il linguaggio non gli fa problema. L’uomo è parente della terra. Ma in ebraico il gioco linguistico fonda anche questo discorso teologico. Uomo si dice adam Terra si dice adamah. Molto simili. Il femminile di uomo in ebraico è terra. È intraducibile nelle nostre lingue. Ma per chi pensa in ebraico è normale che l’uomo sia fatto di terra, lo dice il nome stesso. Adam indica l’umanità in genere, non è il nome maschile.  Il testo non dice che Dio creò Adamo; Dio creò l’uomo. Non traducendo, noi abbiamo fatto diventare Adamo un individuo, ma Adamo è l’uomo. Ognuno di noi è Adamo.

alito di vita 

Il termine che l’autore utilizza per indicare il soffio che Dio dà è un termine difficile da tradurre, ed è un termine anche abbastanza raro: nešamah. Nel libro dei Proverbi la stessa parola viene così spiegata: «La nešamah è una fiaccola del Signore che
scruta tutti i recessi segreti del cuore» (Prov 20,27). Quindi non è tanto la vita, non è tanto il respiro, ma è soprattutto l’autocoscienza, la capacità di conoscersi, di giudicarsi, è la libertà creativa, è la capacità di introspezione e di intuizione, è la coscienza. Dio dà all’uomo la capacità di conoscersi e di conoscere, di riconoscere il Dio creatore; il mondo «non esiste» se non c’è l’uomo che lo conosce, che lo riconosce, e l’uomo riceve da Dio questa capacità di conoscersi.


Commento patristico

Procopio
Polvere della terra  Fummo formati con la parte più spregevole, volendo mostrarci che siamo niente. Questa polvere sarà trasformata dalla Sapienza del Creatore.
E soffio un alito di vita   Ciò che è comunicato da Dio, conduce alla somiglianza con Colui che lo comunica. Dio plasmando il corpo della terra e animandolo…con un’anima vivente e intelligente, infuse nell’uomo desiderio e conoscenza naturali del bene. Ma poiché egli doveva non solo possedere tali cose, ma essere partecipe dello Spirito Santo e portare le impronte luminose della natura divina, gli alitò lo Spirito Santo che la trasforma nell’immagine divina. E poiché Dio Padre nel Cristo si compiacque di ricapitolare tutte le cose (Ef 1,10), cioè di ricondurle allo stato primitivo, il Cristo alitò sugli Apostoli, rinnovando l’antico dono: e la natura divenne santa. Come mediante i raggi del sole siamo uniti al sole pur essendone molto lontani,..così mediante ciò che infuse nell’uomo, Dio lo trasse a sé, facendo scendere sul volto di Adamo la propria purissima natura come un raggio.
Agostino
Anima vivente   Non… dobbiamo ritenere che si tratti già dell’uomo spirituale,.. ma di quello ancora animato. Così, quando egli – dopo il peccato – fu allontanato dal paradiso, rimase nella condizione di animato, perciò tutti noi siamo nella condizione di “uomo animato”, finché non conseguiamo lo stato dell’Adamo spirituale, il nostro Signore Gesù Cristo.
 
Commento personale

Dio sceglie tra i figli dell’uomo segnati dalla condizione miserevole del peccato -polvere del suolo – Adamo e lo unge, lo elegge per farlo diventare il ricapitolatore delle generazioni precedenti, infondendo in lui lo Spirito Santo. Egli aveva la missione di salvare le generazioni precedenti e continuare la manifestazione del Verbo, attraverso la generazione spirituale dei figli di Dio.

Commento decriptato

ma un vapore sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo
Quel vapore altri non era che la Nube  , quella che in forma di colonna accompagnò gli Israeliti all'uscita dall'Egitto (Esodo 14,20).Si sta formando l'uomo  , ed ecco che per la prima parte di questa parola viene l'aiuto da parte di Dio con quel   a cui aggiunge il suo soffio per dare la vita  .


allora il Signore Dio plasmò l’uomo dalla polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito נ ש מ ת di vita e l’uomo divenne un essere נ פ ש vivente

La neshamah/nishmat, è una realtà che nelle 24 volte in cui è evocata nell’A. T. è attribuita soltanto a Dio e all’uomo e mai agli animali e copre una serie di funzioni alte, che sono spesso in connessione con Dio. E’ attraverso di essa che l’uomo compie “atti spirituali” e riceve uno statuto particolare nell’ordine della creazione. La nishmat-hajîìm (hajjîm in ebraico è “vita”) lo porta all’esistenza ma soprattutto lo rende “intelligente” (Gb 32, 8).
Adamo alla vista è un altro animale come quelli che aveva creato come esseri viventi secondo la loro specie”. Dio, perciò, creò una ulteriore specie, ma non solo ciò. Adam א ד ם dal radicale א ד ם “essere rosso”, da cui deriva “sangue” ד ם , è il “rosso” e nel dire polvere del suolo è evidente la volontà di parlare della parte femminile di Adamo, la “rossa”, l’adamah א ד מ ה che in ebraico indica la terra rossa lavorata.
Il testo Genesi ha detto: ”Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo e faceva salire dalla terra l'acqua dei canali per irrigare tutto il suolo …”(Gen 2,4-6), perciò di humus non ve ne era, v’era solo terra arida. In quei versetti è, infatti, messo in parallelo il suolo rosso, “l’adamah א ד מ ה “ e il suolo non lavorato, cioè il campo, la campagna, che si dice ש ד ה in cui vi sono le lettere di “demonio ש ד ”, perciò Dio prese polvere del suolo, terra buona in cui non aveva ancora lavorato il demonio. ”Come se ad un certo momento Dio formò un particolare animale e gli soffiò il suo spirito (Colomba) e l’uomo א ד ם non fu solo una creatura animale, ma un essere a Lui, l’Unico א, simile per il soffio del suo Nome. La materia base da cui Dio lo forma י צ ר è la polvere della terra e Dio è perciò come un vasaio י צ ר che con la polvere della terra fa il corpo dell’uomo.

Decriptiamo respiro neshamah/nishmat

"invia   luce  agli uomini  "
"energia  per risorgere  dai morti  "
"energia  che dal Nome  esce  "
"energia   che risorgerà   i viventi   alla fine  "
"con l’energia  il Nome li segnò  "
"con l’energia  che accende la vita li segnò 

Decriptiamo polvere afar

“si vede col soffio un corpo” la ‘ain è vedere , la P è una bocca che soffia e R appunto è un corpo, indi la polvere è il corpo che si vede sollevarsi dal soffio.


Decriptiamo terra adamah

ADMH  è la terra rossa da adam il rosso e che l’uomo apre cioè è la terra lavorata, arata per ricevere il seme, la campagna buona da distinguere da Shad la steppa incolta.
Con adamah si arresta questa vita verso l’alto,infatti alef in origine dom il sangue,
si blocca quella vita in ascesa noi dovevamo essere quel germoglio, quel fiore, quel frutto dell’albero della vita che a causa del peccato ha preso un’altra strada giungendo ai viventi in cui scorre il sangue.Cristo si è fatto carne e sangue per riportare l’uomo a quella terra vergine eretz da cui sarebbe germogliato il fiore purissimo, l’uomo primordiale così come Dio l’ha pensato.





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