martedì 1 aprile 2014

Genesi 1, 6-8

Commento esegetico

Dio disse: Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque.  Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno

firmamento

Cerchiamo di entrare nella mente dell’autore e di immaginare la scena iniziale: la terra deserta avvolta dalle acque e avvolta dalle tenebre. Dio sta intervenendo dall’esterno: dapprima opera sulle tenebre e le separa dalla luce; poi interviene sulla massa acquatica e la divide in due parti: una parte di sopra e una parte di sotto, sicuramente separate dalla volta del cielo, realtà molto rigida e solida, chiamata ancora in italiano con un termine latino «firmamentum» che indica proprio la caratteristica di solida fermezza. Lo conferma l’ebraico raqia eil  greco stereôma, quello che è stato reso fermo,  il firmamento, l'arco del cielo, che si pensava essere solido, quello che fornisce un fondamento, su cui una cosa si posa fermamente, sostegno, fermezza, costanza. La radice verbale di questo sostantivo richiama anche l'operazione del "laminare"; il sostantivo dà il senso di una lamina di metallo. La funzione del firmamento è quella di contenere le acque in alto, escludere le acque dannose. Il firmamento è immaginato con sportelli e chiuse da cui l'acqua può uscire (cfr. 7,11; 8,22; 28,17; 2Re 7,2.19; Sl 78,23; secondo Giobbe 26,11, poggia su colonne).

Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno

Rabbeinu Bachya cerca di spiegare perchè la Torà non afferma che le opere del secondo giorno sono cosa buona. Secondo il suo parere è perchè la creazione degli angeli e del firmamento, per quanto di grande importanza, non era lo scopo primario della Creazione. Invece lo scopo primario della Creazione è il "mondo di sotto", il mondo dove l'Uomo svolge la propria opera per portare il piano di Dio a compimento. Solo quando gli interessi dell'Uomo sono soddisfatti i cieli e gli esseri celesti possono giustificare la loro esistenza; "i giusti sono più importanti degli angeli al servizio divino." (Sanhedrin 93a).
Il firmamento del 2° giorno è la zona d’interfaccia, al disopra all'uomo, se così si può dire, sede di scambi tra il Cielo di Dio ed il cielo dell’uomo. Nel Cielo di Dio c’è un'acqua speciale, spirituale, come ricorda Isaia (55,11b): che scende e che non tornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza avere compiuto ciò per cui l'ho mandata. Le acque di sotto diffuse sono lo spirito dell’uomo, infatti:  Nell'uomo quello che lo rende intelligente è lo spirito (Gb.32,8). 
In questo 2° giorno è posto il firmamento, confine spirituale e così l'uomo ha la libertà di scegliere, perciò Dio s’astiene dalla frase rituale ”E vide che era cosa buona! ”, perché la libertà può anche essere usata per scelte negative. E’ regalata la possibilità all'uomo di percepire quel che viene da Dio - sopra – da ciò che viene da lui - sotto – ed è frutto della verità del 1° giorno ha l’effetto di rendere libero l’uomo di camminare nella luce o nelle tenebre in quanto dice Gesù “La verità vi farà liberi” (Gv 8,32). L'uomo, ora, può scegliere di seguire o rifiutare Dio, mentre prima non poteva che camminare nelle tenebre, era obbligato ad essere schiavo senza scelte. Il “Vide che era cosa buona!” del 2° giorno è sospeso per essere detto da chi deve giudicare se è buono, cioè dall'uomo libero.

Commento patristico

Origene

Sia il firmamento  Prima fece il cielo di cui si dice: Il cielo è la mia dimora (Is 66,1) e dopo fece il firmamento, cioè il cielo corporeo… Il primo cielo, spirituale, corrisponde alla nostra anima, al nostro uomo spirituale che vede e percepisce Dio; mentre questo cielo corporeo, chiamato firmamento, corrisponde al nostro uomo esteriore, che vede con sensi corporei.
Separò le acque… Ciascuno di noi cerchi…di separare le acque: … separandosi dall’acqua che è sotto, cioè dall’abisso in cui abita il principe di questo mondo, …e partecipando dell’acqua che è sopra, … col cercare le cose dell’alto, dov’ è assiso Cristo alla destra del Padre (Col 3,1).
Agostino
Le acque che sono sopra il firmamento.  Immortali, non soggette alla corruzione terrena. Lodino il tuo nome, ti lodino i popoli sovracelesti dei tuoi angeli.
Procopio
Sotto il firmamento… sopra il firmamento  Dio volle, che la natura della creazione fosse duplice. Una mutabile e corruttibile, nella quale sono mutabili, nel loro pensiero, anche gli esseri dotati di ragione e intelletto che per natura sono incorruttibili. L’altra, libera dai mali presenti, dalla quale il Cristo, per l’economia salvifica, è divenuto Signore: e Dio voglia che tutti ne diventino partecipi, dopo la sua seconda venuta nella gloria. 

Commento spirituale

Dopo il peccato  di Lucifero, Dio continua la sua manifestazione con la generazione di un nuovo personificando, il primo dell’universo umano: il firmamento. Il firmamento come tutti i personificandi viene sottoposto alla prova di libertà in mezzo alle acque, cioè agli angeli. Egli viene collocato nell’universo angelico per discernere il bene e il male in modo da tenere separati gli angeli buoni da quelli malvagi. Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne 

Il firmamento,(primo essere generato, a immagine del Verbo-Corpo di Dio) purtroppo, fu sedotto dai diavoli e assecondando il progetto di Lucifero scelse la morte. Dio chiamò il firmamento cielo. Il firmamento venne collocato nelle acque inferiori ( il cielo corporeo ) e invece di continuare la manifestazione del Padre, generando un nuovo personificando, si rinchiuse nel proprio egoismo diventando madre di un essere mortifero.

Questa sostanza mortifera, era destinata a piombare nell’annullamento (abisso), ma Dio grande nella misericordia effuse il suo Spirito su questa creatura che ritornò a vivere. Da questa sostanza in cui convivono lo spirito mortifero di Lucifero e lo Spirito di Dio si formerà la materia caotica dalla quale Dio continuerà la sua opera di divinizzazione.

E Dio chiamo il firmamento cielo, e fu sera, e poi mattina: secondo giorno

Nonostante il peccato del firmamento il progetto di Dio si compie: tutti gli esseri viventi sono chiamati ad essere cielo, faranno parte della Gerusalemme celeste secondo il disegno di Dio.

Commento decriptato

firmamento
Il firmamento "raqia'" o volta celeste servendomi dei significati che abbiamo definito[1] per le lettere ebraiche, "Il solo RQ  che di Iahwèh I (L'Essere)   si vede Ain " e "corpo R rovesciato Q  è   in vista Ain ".Oppure si  può pure leggere ”in testa R sulla nuca Q è in vista Ain come la kuppah che gli Ebrei recano in testa che indica che lì finisce l’uomo e inizia Dio.

Dio chiamò firmamento il cielo
Nel cielo Shamaim di Dio quindi c’è maim ma particolare perché l’acqua M è I vita M, cioè acqua viva non creata, perché sua essenza e separa, ma non scollega, da quella dell’uomo. In ebraico le parole cielo e sole hanno in comune SM , che in ebraico è “il Nome”, si possono leggere: Shamaim il Nome SM è I acqua M è I Madre M”. Dio unico, ha in sé l’acqua e lo splendore del sole che sono emanazione maschile e femminile del Nome attinenti alla divinità, essendo Dio padre e madre; Shamaim è forma di plurale duale di Nome fa ricordare un celebre discorso di Papa Luciani, Giovanni Paolo I: Dio è padre, ma ancora di più madre)

le acque di sotto,  che arrivano all’uomo e sono spirituali, non le acque fisiche, ma grazia che alimenta il suo spirito e fisicamente rappresentata dalla pioggia Come la pioggia o la neve scendono dal cielo…così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca …(Is 5510s), 

Secondo giorno  shenì  la luce S che emana N, la luce S della grazia N, la luce S inviata N nel cielo di sopra, l’uomo (il firmamento) è chiamato ad essere cielo. Ma anche il fuoco S dell’angelo (ribelle) N, che riguarda il cielo di sotto.







[1] http://www.bibbiaweb.net/indice.pdf