Il
libro del Genesi inizia con la lettera B= ב, valore
del numerale 2; ciò ha fatto pensare ad un racconto d’una creazione successiva
alla prima 1= א , quella fisica di cielo e terra.
Alcuni
Rabbini hanno proposto di spezzare ת y ב ר א ש la prima parola in Bereshit
ת y ב - ר א ש onde: Per ב un
Principe ת y ר א ש Dio creò...e San Paolo conclude
che il Principe è la Parola, il Cristo, il Verbo che attua la creazione “Tutto
è stato creato per mezzo di lui e in vista di lui” (Col 1,17). L’autore non
intende acquisire adepti o divulgare verità scientifiche, inganno in cui si
cadde, o dimostrare per l’universo l’esistenza della causa prima in Dio, il
libro aveva scopo di meditazione per una comunità in cammino che non aveva dubbi
sull’esistenza di Dio e del suo aver creato l’universo. Per secoli, infatti, si
cercò in questo test ciò che non c’è, cioè la descrizione dell’origine del
mondo, che certo non è tema che poteva risolversi col breve testo di 31
(cap.1°) +2 versetti (1 e 2 del 2°) che l'autore ha dedicato all’argomento. E’,
invece, da cogliervi l’interesse pragmatico di fornire la chiave per leggere il
pensiero di Dio, che ha ripreso in mano l’originaria (con l’ א) scontata creazione. Quel capitolo nemmeno ha interessi apologetici,
essendo destinato al popolo d'Israele, ma è espressione del suo credo ed ha
carattere formativo per far conoscere che il primo interesse di Dio, creato il
mondo, è formare ב ר א una
solida
nuova generazione, quella del popolo dei figli di Dio. La decriptazione di Gen
1 porta all’idea della nascita d’un uomo.
ם ו א ת ה א ר ץ y ם א ת ה ש מ y ת ב ר א א ל ה y ב ר א ש
“Dentro
ב, il corpo ר di una donna ( א ש (ה fu y da arca ( ת ב (ה d’un corpo ר
del
primo א ove la divinità א ל entrò ה a stare ya vivere ם. Venne א ת ה alla
luce
ש dalle acque מ. Fu y da madre ם portato ו a venire א ת ה in terra ” א ר ץ
Quest’idea
non è isolata, ma suffragata dall’autorevole fonte di San Paolo che l’attesta
come tesi notoria ai suoi tempi: “Sappiamo bene infatti che tutta la creazione
geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto” (Rom 8,23) C’è
un’evoluzione dal brutale da cui veniamo allo spirituale cui tendiamo: “il
primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne
spirito datore di vita. Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale,
e poi lo spirituale. Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo
uomo viene dal cielo.” (1Cor 15,45-47).
La tradizione ‘eloista
per definire Dio usa il termine ‘Elohim א ל ה י ם , un plurale inteso
come le “maestà”, così nominato spesso nella Torah. Ora, in quelle stesse
lettere, se guardate senza le indicazioni di vocali, come d'altronde erano
all’origine nei testi, si può trovare anche le lettere che potrebbero formare
la parola mare י ם iam
e
‘El א ל Dio
aprì
il mare
.
Le lettere di quel nome Elohim א ל ה י ם , spezzate e lette in
più modi, sono in grado di raccontare una storia.
"Dio
nel mondo
è
vivente
" ed
"Origine
della potenza
che aprì
l'esistenza
alla vita
oppure Da Dio א ל un mondo ה ci
sarà י per i viventi ם (Creazione).
א ל ה י ם Un no א ל uscirà ה ad esistere י per i viventi ם (il nemico).
א ל ה י ם Dio א ל fuori ה era י sulle acque ם (Genesi 1,2).
א ל ה י ם Da Dio א ל uscì ה l’esistenza י dei viventi ם (il progetto).
א ל ה י ם Da Dio א ל uscì ה, fu י nelle acque ם (Il ribelle si precipita).
א ל ה י ם Un maledetto ( א ל(ה entrò ה nel
mare י ם (la sede del ribelle).
א ל ה י ם All’origine א un serpente ל uscì ה, stava י nelle acque ם (tentazione).
א ל ה י ם Il maledetto ( א ל(ה entrò ה a
stare י nei
viventi ם (il
male nell’uomo).
א ל ה י ם Maledetti א ל ה furono י i viventi ם (risultato del male).
א ל ה י ם Da Dio א ל ad uscire ה furono י le acque ם (diluvio).
א ל ה י ם Dio א ל aprirà ה il mare י ם (il Mar Rosso).
א ל ה י ם Dio א ל ad aprire ה fu י le acque ם (Giordano).
א ל ה י ם Dio א ל entra/esce ה è י nelle/dalle acque ם (Battesimo di Gesù).
א ל ה י ם Dio א ל esce ה sul mare י ם (Gesù cammina sulle acque).
א ל ה י ם Il maledetto ( א ל (ה esce ה da
stare י nei
viventi ם (indemoniati
sanati).
א ל ה י ם Da Dio א ל ad uscire ה sarà י acqua ם (acqua dal costato di Gesù).
א ל ה י ם Da Dio א ל ad uscire ה sarà י la madre ם (la nuova Eva sotto la croce).
א ל ה י ם Dio א ל entrerà ה nel mare י ם (Discesa agli inferi Giona nel
pesce).
א ל ה י ם Dio א ל nel mondo ה è י vivente ם (apparizione
del Risorto).
א ל ה י ם Dio א ל fuori ה dal mare י ם (apparizione del Risorto in riva al
mare).
א ל ה י ם Dal maledetto ( א ל(ה uscirà ה un
mare י ם (il drago contro la Donna).
א ל
ה י ם Negherà א ל
il
mondo ה col
mare י (il mare non ci sarà più)
Da Dio א ל un
mondo ה ci
sarà י per
i viventi ם.
(Creazione)
Papa Luciani
vale a dire Giovanni Paolo I concluse: “Dio
è anche madre”. L’amare, l’avere pietà e avere misericordia, sono
concetti che filtrati attraverso l’ebraico, grazie al radicale ר ח ם che sostiene tali
verbi, porta il pensiero ad una persona dotata di utero.
Dio è
misericordioso, ossia ha viscere di misericordia, perciò in termini
antropomorfici ha un utero roechoem ר ח ם , quindi è madre.
Il corpo di una madre incinta racchiude le acque e la parola utero in
ebraico ha questo senso. Lo rivela, infatti, una lettura di roechoem ר ח ם sulla base del
significato ideografico delle singole lettere di quel alfabeto che ci porta a
definirlo come: “un corpo ר che
racchiude ח le
acque .”ח
.Non c’è da meravigliarsi, perciò, se prima di iniziare la descrizione della
creazione i primi due versetti del racconto del libro della Genesi descrivono
un abisso e un feto ancora informe, avvolto dalle acque. Dio era incinto per
amore e ha creato per amore, idea che pare essere anche nella lettera ai Romani
di San Paolo “…tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie
del parto.” (Romani 8,22).
La terra,
informe e deserta, è forse la polvere con cui è plasmato Adamo col soffio di
Dio del Cap.2 del Genesi, il cielo la parte spirituale dell’uomo, l’acqua,
instabile, le sue paure, ma su quest’acque c’è vigile lo Spirito, il soffio di
Dio. Le tenebre sarebbero la cecità dell’uomo su Dio ed in un tale scenario ha
senso una rivelazione, vale a dire una seconda creazione atta a far crescere
l’uomo confermandone l’elezione ad essere ad immagine e somiglianza di Dio.
Il
plurale א ל ה י ם ‘Elohim “le potenze" crea Shamaim ש
מ י ם "il cielo" che è come un plurale di ש ם shem,
nome; il vero plurale è shemoth, ma il Nome di Dio è diverso da
tutti sottolinea San Paolo “il Nome che è al disopra di ogni altro nome” (Fil
2,9b) perciò si può pensare ש מ י ם un plurale duale a pendant con ‘Elohim.
Quel versetto, allora, si può leggere così Per il capo Dio creò nomi e
terra. La tesi perciò è:
l'uomo, preesistente, col suo complesso di realtà, con la sua spiritualità e
religiosità - cielo dell'uomo - con la sua corporalità e socialità – terra
- e con le sue instabilità, incertezze, desolazioni, sofferenze e paure – acqua
- sempre in agitazione, in quanto “il suo cuore è un abisso” (Sal 64,6b) è
il soggetto della creazione, essendo questi ancora all’oscuro - tenebre -
su Dio, che non vede nulla di stabile perché tutto minato dalla caducità e
dalla morte. Su questo uomo che non sa dar senso alla vita, pauroso
dell’instabilità (terra coperta d’acque segno di mobilità) e delle potenze
della natura che non sa dominare, aleggia lo Spirito, soffio di Dio, che “al
superbo volge lo sguardo da lontano” (Sal 138,8b), ma pur lo guarda per
farlo progredire con un’ulteriore creazione.
Cieli
La Vita viene dal Dio Unico
che sta in
modo ideale in cielo
shamayim ove appunto
sono immaginati fuoco
ed acqua
ed è il
Nome
che è
vita
; il Nome
aleggia sul
mare
.
In Dio quindi è insito
un fuoco, com'è scritto: "Cadde il fuoco del Signore e consumò
l'olocausto, la legna, le pietre e la cenere prosciugando l'acqua del canaletto
(I Re 18,38)
"La voce del Signore si divide in lingue di fuoco." (Sal. 29.7)
Da Dio perciò può venire un battesimo di acqua e di fuoco che sono quelli di cui parla il Battista "io vi battezzo con acqua ... ma colui che viene dopo di me ... vi battezzerà con in Spirito Santo e fuoco." (Mt. 3,11)
Che Dio si fa presente con l'immagine del fuoco è detto nella Torah, nell'episodio del roveto ardente nel libro dell'Esodo, quando si manifesta a Mosè e lo conferma il Deuteronomio con "Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti; sulla terra ti ha mostrato il suo grande fuoco, e tu hai udito le sue parole di mezzo al fuoco."(Deut. 4.36).
Che cos'è questo grande fuoco...? Si domanderanno i saggi d'Israele.
Ci è stato insegnato "Egli prese le acque e le divise: ne pose metà nel firmamento e metà nel mare oceano"; questo è il significato di quanto è scritto: il ruscello di Dio è pieno d'acqua. Per mezzo di questa l'uomo apprende la Torah... com'è scritto: Orsù, voi tutti assetati, venite all'acqua! Anche chi non ha argento... Che cosa significa shamayim, (cielo)? Ci insegna che il Santo, sia Egli benedetto, impastò fuoco ed acqua, e li stese l'uno nell'altro. Ecco infatti che è scritto shamayim, ovvero sham-mayim: 'là è acqua'; esh e mayim, fuoco e acqua.
Rabbi Aqiva (Alfabeto di Rabbi Aqiva) dice che Dio, quando siede sul Trono di Gloria, si pone ai lati le due lettere e le riconcilia esclamando che il suo Regno è chiamato per mezzo loro, allora l'intero firmamento si inginocchia al cospetto del Signore. Mayim (
) significa acqua e si
scrive con le due lettere separate da una Yod, simbolo dello Spirito divino che
le prende per mano e le riconcilia. Acqua di sorgente che scorre o fontana
sigillata, la Mem
aperta
allude alla manifestazione di Dio mentre quella chiusa (di fine parola
) rimanda al mistero
che è in Lui...
La prima lettera di shamaym, cielo, è così di fatto la lettera della risurrezione che così permea l'intera Torah.
"La voce del Signore si divide in lingue di fuoco." (Sal. 29.7)
Da Dio perciò può venire un battesimo di acqua e di fuoco che sono quelli di cui parla il Battista "io vi battezzo con acqua ... ma colui che viene dopo di me ... vi battezzerà con in Spirito Santo e fuoco." (Mt. 3,11)
Che Dio si fa presente con l'immagine del fuoco è detto nella Torah, nell'episodio del roveto ardente nel libro dell'Esodo, quando si manifesta a Mosè e lo conferma il Deuteronomio con "Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti; sulla terra ti ha mostrato il suo grande fuoco, e tu hai udito le sue parole di mezzo al fuoco."(Deut. 4.36).
Che cos'è questo grande fuoco...? Si domanderanno i saggi d'Israele.
Ci è stato insegnato "Egli prese le acque e le divise: ne pose metà nel firmamento e metà nel mare oceano"; questo è il significato di quanto è scritto: il ruscello di Dio è pieno d'acqua. Per mezzo di questa l'uomo apprende la Torah... com'è scritto: Orsù, voi tutti assetati, venite all'acqua! Anche chi non ha argento... Che cosa significa shamayim, (cielo)? Ci insegna che il Santo, sia Egli benedetto, impastò fuoco ed acqua, e li stese l'uno nell'altro. Ecco infatti che è scritto shamayim, ovvero sham-mayim: 'là è acqua'; esh e mayim, fuoco e acqua.
Rabbi Aqiva (Alfabeto di Rabbi Aqiva) dice che Dio, quando siede sul Trono di Gloria, si pone ai lati le due lettere e le riconcilia esclamando che il suo Regno è chiamato per mezzo loro, allora l'intero firmamento si inginocchia al cospetto del Signore. Mayim (
La prima lettera di shamaym, cielo, è così di fatto la lettera della risurrezione che così permea l'intera Torah.
Terra
In genere nella Bibbia erestz indica
la terra in genere o il paese d’Israele
La decriptazione di terra א ר ץ richiama la
terra-madre che contiene tutti i semi chiamati a diventare corpo del Verbo.
Origina א corpi ר che vanno in alto, che
crescono, che si alzano ץ. In
origine c’è la volontà raza ר ץ della terra di portare
frutto, di fiorire ץ di andare verso l’alto.
(cfr.http://www.bibbiaweb.net/articoli.htm)
(cfr.http://www.bibbiaweb.net/articoli.htm)
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