Adamo conobbe Eva
sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: "Ho acquistato un uomo
grazie al Signore". 2Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele
era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo. Trascorso
del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, 4mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del
suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, 5ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu
molto irritato e il suo volto era abbattuto. 6Il
Signore disse allora a Caino: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il
tuo volto? 7Se agisci bene, non dovresti
forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua
porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai"...
Qain in ebraico
significa ho acquistato mentre Hebel soffio, vanità vapore.
Caino rappresenta l’ego,
è l’orgoglio della famiglia, Caino possiede, avrà una discendenza, sarà costruttore
di città. Abele è un aggiunta, non parla, non genera, non ha discendenza. 7
volte è nominato per indicare che la sua
pienezza è tutta nella sua inconsistenza, effimero. La fragilità di Abele
nascendo secondo instaura la fraternità.
In tutta la Scrittura
Dio elegge sempre il minore perché la gratuità della sua azione e del suo amore
si riversa sull’ultimo, sull’indifeso.
Il Signore
gradì Abele e la sua offerta, 5ma non gradì Caino e la sua
offerta.
Il verbo è guardò
l’offerta di Abele, in ebraico waysha’ che
sono le stesse lettere di Gesù. Abele è salvato. Abele offre se stesso insieme
ai primogeniti, ecco perché il suo sacrificio è gradito. S. Ambrogio, nel
"De Cain et Abel", Ruperto di Deutz, Nicola di Lyra ed alcuni moderni
(Cassuto, Levin ecc.), trovano che Dio si è comportato giustamente dal momento
che Abele ha operato una duplice scelta: i primogeniti e il loro grasso, mentre
Caino si è limitato ad offrire senza scegliere. Aggiungiamo qui una spiegazione
che ha a che fare più con l'antropologia culturale che con l'esegesi, e che ha
avuto un certo successo, quella di R.GIRARD, La violence et le sacré (Paris
1972): il sacrificio di Caino non è affatto un sacrificio perché non sparge
sangue, mentre Abele offre un vero sacrificio; quando Caino spargerà il sangue
di Abele, farà scoppiare la violenza nascosta in lui, violenza che non poté
placare con il suo sacrificio (senza sangue).
Ma se non
agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo
istinto, e tu lo dominerai".
Caino si accende di
gelosia come il primo fratello della parabola del figliol prodigo. La
spiegazione più tradizionale "il peccato è accovacciato",
personalizza il termine peccato, quasi un demone in agguato alla porta di
Caino. La difficoltà grammaticale è in questo caso superata dal fatto che
"peccato" immaginato come animale feroce e aggressivo lo troviamo già
in Lev 4,23.28. L'immagine esprime molto bene il carattere bestiale e feroce,
pericoloso e aggressivo del peccato.
Caino non è stato in
grado di dominare il suo istinto nonostante il richiamo di Dio “Fuggi dal peccato come dal serpente:
se ti avvicini ti morderà” (Sir 21,2) Caino
non vede più il fratello ma vede in lui solo l’ostacolo che gli impedisce di
essere il primo. Il discorso di Caino è stato un monologo la terra è mia, tu sei mio Dio, Dio è con me questa è volontà di
possesso e potenza.
Commento patristico
Procopio
Adamo
conobbe Eva Le nozze non ci sarebbero state nel paradiso prima
del peccato. Poiché il Salvatore ha detto che nella risurrezione non ci sono
nozze perché non c’è morte (Lc 20,35).
acquistato
un uomo dal Signore Eva scacciata dal paradiso, è stata resa migliore
dal castigo; attribuisce a Dio, infatti, la creazione di colui che è nato,
avendo ben presente nel ricordo le parole della benedizione: Crescete e moltiplicatevi. Così lei che prima aveva disprezzato il Signore,
ora si rifugia in Lui.
Agostino
Abele…
Caino Nel genere umano si possono due stirpi:
quella di coloro che vivono secondo l’uomo, e quella di coloro che vivono
secondo Dio. Caino che appartiene alla città degli uomini e poi, Abele che
appartiene alla città di Dio: prima nacque il cittadino di questo mondo, poi il
pellegrino in questo mondo e appartenente alla città di Dio, per grazia
predestinato e per grazia eletto.
Beda
Abele Significa “lutto” o “miserabile”;… poiché la vera vita degli eletti è
la futura: e perché vi giungano più felicemente, essi in questa vita sono ogni
giorno messi a morte e stimati come pecore da macello.
Riformatori
Adamo
conobbe Eva Abbiamo udito come Adamo, caduto nella morte a causa del peccato,
ricevette la promessa che dalla carne soggetta alla morte gli sarebbe nato il
germoglio della vita. Egli, perciò, comprese che avrebbe dovuto generare:
soprattutto perché la benedizione crescete
e moltiplicatevi non era stata
annullata, ma confermata di nuovo nella promessa del Seme che avrebbe
schiacciato il capo del serpente. Non fu dunque – come si potrebbe credere –
semplicemente per impulso carnale che Adamo si unì ad Eva, ma ve lo sospinse la
necessità della salvezza da conseguire attraverso il Seme benedetto, Gesù
Cristo.
Commento spirituale
acquistato
un uomo dal Signore Eva partorisce un uomo secondo la generazione
carnale, ringraziando Dio di aver benedetto le nozze, anche se in principio
l’unico ed assoluto autore della vita doveva essere Dio, attraverso le nozze
spirituali. Adesso Eva ottiene da Dio un figlio, attraverso la conseguenza del
peccato: il dolore e il desiderio carnale.
Caino…
Abele Caino che significa acquistato, ma anche gelosia rappresenta la
discendenza degli uomini peccatori legati alla cose della terra, orgogliosi
della propria vita terrena, accecati dalla gelosia e dalla superbia della vita.
Abele, che significa soffio, vanità rappresenta la nullità, la vanità
della vita terrena e la generazione spirituale degli eletti destinati
all’eternità, attraverso il sacrificio e la persecuzione. Il sangue di Abele è
figura della redenzione di Cristo, il buon pastore condotto al macello come un
agnello mansueto. Dio sceglierà sempre i poveri, coloro che valgono poca cosa,
coloro che subiscono ogni sorta di persecuzione, per realizzare il suo progetto
di salvezza e riportare l’umanità alla nuova generazione dei figli di Dio e
al possesso della vita eterna.
Commento decriptato
Il nome di Caino
- a rovesciare
- a riversarsi
- rovescerà
il segno per
antonomasia è una croce, per indicare riservato che
Dio pone su Caino, l'ultima lettera dell'alfabeto ebraico che in corsivo
appunto è una croce e per il racconto di Caino e Abele è il primo segno portato
da Dio. Il giudizio su Caino resta sospeso rinviato al giudizio finale
.
Nella lettere di peccato
c'è il senso della croce; infatti:
"per la
chiusura chet
del cuore tet inizia alef la croce tav "; "la chiusura chet
del cuore tet si compie
Entra, così, nel
mondo la sofferenza e la croce, come abbiamo letto anche nel criptato di Gen. 4,14,
ma che possono anche far reagire l'uomo e fargli cercare aiuto e salvezza da
parte di Dio.
Quel segno
ot'
che Dio impose a Caino si apre di più intensi significati:
"inizia alef
a portare waw
la croce tav
"; cioè Caino fu: "il primo (uomo) che portò
la croce
", ma anche "l'Unigenito alef
porterà waw in croce tav
".
Quel segno